Elegia per giovani amanti di H. W. Henze, lo spettacolo co-prodotto dalla Fondazione Teatro delle Muse e dalla Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli che ha debuttato nell’allestimento di Pier Luigi Pizzi ad Ancona il 9 dicembre scorso (repliche 11 e 13 dic) nell’ambito della Stagione lirica 2005-2006, riceve il prestigiosissimo Premio Abbiati con la seguente motivazione:
“Premio speciale a Elegy for Young Lovers di Hans Werner Henze (Teatro delle Muse, Ancona; coproduzione Teatro di San Carlo di Napoli) diretta da Lothar Koenigs e con lo spettacolo di Pier Luigi Pizzi, rimarchevole e opportuno omaggio al miglior teatro del compositore e apprezzabile esempio di programmazione impegnata a documentare il repertorio meno scontato”
Una bellissima notizia giunta nella tarda serata di ieri quando la giuria del XXV Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” ha diramato il suo comunicato, che riportiamo nel suo incipit con i nomi dei giurati: “Dopo la discussione collegiale e in base alle segnalazioni scritte dei soci dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, la giuria del Premio “Abbiati (Sandro Cappelletto, Franca Cella, Franco Chieco, Andrea Estero, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giorgio Gualerzi, Gianfranco Landini, Giampaolo Minardi, Carla Moreni, Paolo Petazzi, Giangiorgio Santragni, Claudio Tempo) ospite degli Amici della Scala di Milano il 30 marzo 2006, ha scelto i vincitori della 25esima edizione”. Tra i vincitori, oltre l’Elegia, compare anche il regista del Ratto dal serraglio che ha inaugurato la scorsa stagione delle Muse, Stephen Medcalf premiato come regista “in particolare per Carmen” . Il comunicato si chiude con la data di consegna del Premio Abbiati, venerdì 12 maggio alle 18 al Teatro Donizetti di Bergamo.
Clima di entusiasmo, dunque alle Muse, tradotto nelle dichiarazioni di Fabio Sturani Presidente della Fondazione teatro delle Muse, di Alessio Vlad direttore artistico della Stagione lirica di Ancona e Pier Luigi Pizzi regista-scenografo-costumista dell’Elegia.
“Sono felicissimo, – esordisce il Presidente della Fondazione Fabio Sturani, - per il pubblico del Teatro, per il direttore d’orchestra Lothar Koenigs e tutti gli artisti della produzione; per Pier Luigi Pizzi che continua dopo Idomeneo a regalarci il meglio; per il direttore artistico Alessio Vlad che sa imbastire una trama artistico-musicale adeguata ad un Teatro votato ad essere punto di riferimento nel panorama lirico; per tutta la struttura della Fondazione che lavora con professionalità e convinzione alla sfida della lirica, per la città intera e, naturalmente, per il consiglio di amministrazione della Fondazione che si vede confermato nelle scelte più difficili, privilegiando la qualità che ci viene riconosciuta a livello nazionale anche grazie a questo premio.
Il Premio Abbiati è – prosegue il Presidente, - il riconoscimento di maggior rilievo nel campo dell’opera lirica italiana. È l’Oscar della lirica che, come premio speciale della critica, viene assegnato allo spettacolo Elegia per giovani amanti ma anche al Teatro come ‘esempio di programmazione impegnata a documentare il repertorio meno scontato’. È una conferma che ci dà nuovo entusiasmo a proseguire un percorso nel quale crediamo. Sono momenti difficili per lo spettacolo dal vivo in Italia che – conclude, - affronteremo con senso di responsabilità come Fondazione, anche dopo questo Premio”
Il maestro Alessio Vlad, direttore artistico della Stagione lirica aggiunge: “Il premio Abbiati è il riconoscimento della critica più prestigioso a cui un teatro possa ambire. Per il Teatro delle Muse è un premio alla politica culturale e all’investimento sul teatro da parte della città di Ancona e della sua amministrazione. E’ un riconoscimento a livello nazionale dell’attenzione e dell’amore con cui il ‘civilissimo pubblico delle Marche’ segue il suo Teatro. E’ una conferma del fatto che, in questo momento, il Teatro delle Muse rappresenta una delle espressioni più vitali nel panorama lirico italiano”.
Ultimo ma non ultimo, l’artefice di uno spettacolo raffinato e algido, Pier Luigi Pizzi: “Un Premio prestigioso come l’Abbiati ci onora, ci conforta in questi tempi bui per il teatro e ci conferma che è attraverso scelte difficili che si ottengono i migliori risultati, come già il pubblico ci aveva dimostrato. Sono grato al Teatro delle Muse e a tutti i collaboratori dello spettacolo che hanno generosamente contribuito a meritare questo riconoscimento” .
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